Domani alle 12:30 il Milan affronterà per la seconda volta in 4 giorni il Verona di Pecchia. Nella prima sfida di Coppa Italia la squadra di Gattuso si è imposta con un secco 3-0 e domani è chiamata a dare continuità in campionato dopo il successo di domenica scorsa sul Bologna. La conferenza stampa di Gennaro Gattuso si è aperta con gli auguri alla società, che oggi ha festeggiato il suo 118esimo anno di storia: “Prima di cominciare vorrei fare gli auguri a questa società, 118 non sono pochi: ci metterei la firma a campare la metà di questi anni. C’è grandissimo orgoglio: mi considero un giocatore più che fortunato ad aver avuto la possibilità di indossare una maglia così importante. Quando entri qui dentro, quando sei qui ci vuole solo amore per questa squadra, c’è una grande struttura e una grande società, poi sta a noi mettere in condizione i giocatori“.
Il tecnico è consapevole che quella di domani contro il Verona sarà un’altra partita a cominciare dal fattore campo: “Sarà totalmente diversa da quella di mercoledì: il “Bentegodi” spinge tanto, ho fatto poche buone prestazioni lì. La storia dice che questo per noi è un campo maledetto, sarà una partita molto difficile e diversa. Çalhanoglu? In vita mia ho giocato con grandissimi giocatori, ma lui ha una balística importante. Ha recuperato in 7-8 giorni facendo carichi importanti, ma la cosa impressionante è vederlo calciare. Ci può dare una grandissima mano, la condizione deve migliorare per esprimere le sue qualità“.
Gattuso si aspetta di rivedere i suoi mettere tanta grinta in campo: “La chiave dev’essere lo scatto di Cutrone al 90’, i recuperi di Suso in fase difensiva: so cosa può dare questa squadra a livello tecnico, ma non devono mancare fame e cattiveria, mettersi a disposizione dei compagni. La tranquillità, e voglio ringraziare Fassone e Mirabelli in primis, è anche grazie a loro: è un’esperienza faticosa ma mi sento tranquillo e sicuro, sono due persone fondamentali in questo momento. Se sono qui devo ringraziare loro, ho un grande appoggio“.
La squadra è sulla strada giusta: “La componente fisica e mentale va di pari passo, se stai bene fisicamente e sei impicciato col cervello… si va poco. Tutta la squadra sta facendo bene: tutti stanno facendo cose buone, vedo una squadra che gioca da squadra. Non vado alla ricerca della prestazione del singolo, voglio una squadra che giochi da squadra. Bonucci è un martello, ha la faccia d’angelo ma quando lavora lavora in modo incredibile, è uno spettacolo vederlo. Quando vedi 7-8 giocatori che stanno per mollare e poi vengono incitati, lì vedi spirito. Vedo gente che sta 4-5 ore a Milanello, un segnale importante. C’è chi è incazzato con me perché gioca poco, ma c’è enorme rispetto“.
Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG